La prima colazione

La prima colazione
Perché è importante la prima colazione?

Nella frenesia delle nostre giornate è molto frequente non trovare il tempo per la prima colazione che diventa così l’ultimo dei nostri pensieri e si trasforma spesso in un caffè ed un cornetto presi al volo appoggiati al bancone di un bar. Molti di noi finiscono invece per rinunciarvi completamente ed arrivare così direttamente all’ora di pranzo. Non ci rendiamo conto invece di come la prima colazione possa far svoltare le nostre giornate.

La colazione fornisce al nostro corpo il pieno di energia necessario dopo il prolungato digiuno notturno e ci prepara ad affrontare con efficienza la nuova giornata. Dovrebbe essere consumata entro due ore dal risveglio e fornire il 20-25% delle chilocalorie giornaliere.

Spesso si è convinti che saltare la prima colazione sia un buon metodo per farci perdere peso. Numerosi studi dimostrano che è esattamente il contrario perché, così facendo, si tende a recuperare le calorie non assunte al mattino mangiando troppo durante il resto della giornata. Non mangiare a colazione significa sottoporre l’organismo ad un digiuno prolungato e quando finalmente pranzeremo il corpo tenderà a trattenere come scorta molti dei nutrienti ingeriti, soprattutto grassi poiché molto energetici, portando col tempo allo sviluppo di una condizione di sovrappeso, oltre ad un aumento del colesterolo totale ed in particolare del colesterolo LDL (il “colesterolo cattivo”) come dimostra uno studio del 2005 [1]. Inoltre prolungare ulteriormente il digiuno notturno spinge l’organismo ad una maggiore produzione dei cosiddetti “ormoni dell’appetito”, come la grelina, incoraggiandoci a mangiare di più al pasto successivo. Al contrario, fare una buona colazione aiuta a mangiare complessivamente meno durante l’arco della giornata e, soprattutto, a fare scelte più salutari riguardo ai nostri pasti.

Un’altra buona ragione per fare colazione consiste nell’assicurarci di poter affrontare al meglio i nostri impegni quotidiani anche dal punto di vista intellettivo, fornendo al nostro cervello il carburante adeguato per essere vigili, attenti e produttivi in qualsiasi attività svolgiamo. Il pasto mattutino è particolarmente importante per chi è affetto da diabete perché aiuta a regolare la glicemia evitandone i picchi, cioè gli aumenti repentini dei livelli di zuccheri nel sangue.

Naturalmente è anche importante cosa si mangia a colazione. Una sana colazione dovrebbe contenere il giusto apporto di nutrienti, quali carboidrati, proteine e grassi, senza dimenticare le fibre, perciò va benissimo la tipica colazione della dieta mediterranea con latte o yogurt, cereali integrali (fette biscottate integrali, pane integrale o cerali da colazione integrali privi di zuccheri) con poca marmellata o miele e magari della frutta fresca.

[1] Farshchi H.R., Taylor M.A., Macdonald I.A. Deleterious effects of omitting breakfast on insulin sensitivity and fasting lipid profiles in healthy lean women. Am. J. Clin. Nutr. (2005) 81, 388-396.

Le proprietà del pepe

Le proprietà del pepe
Quali sono le proprietà del pepe?

Il pepe è prodotto da una pianta appartenente alla famiglia delle Piperaceae, originaria dell’India, i cui frutti sono delle piccole bacche che a seconda del grado di maturazione e del metodo di lavorazione danno le diverse varietà, conosciute come pepe nero, bianco, verde, rosso.

Al contrario di quel che si possa pensare, oltre che arricchire il sapore di molte pietanze, il pepe ha anche delle importanti proprietà nutrizionali, è infatti una buona fonte di minerali, quali manganese, rame, ferro ed anche vitamina K.

L’ingestione del pepe determina un aumento della secrezione di acido cloridrico a livello dello stomaco, facilitando i processi digestivi e riducendo la formazione di gas intestinali. Ha inoltre proprietà diuretiche, cioè contribuisce all’eliminazione dei liquidi attraverso le urine.

Il sapore pungente del pepe è dovuto alla piperina in esso contenuto, che secondo uno studio coreano del 2012 [1] sarebbe in grado di inibire la maturazione degli adipociti (le cellule del tessuto adiposo) in vitro e potrebbe quindi contrastare la formazione del tessuto adiposo.

La medicina tradizionale indiana riconosce inoltre al pepe proprietà antinfiammatorie ed antisettiche. Il suo uso è tuttavia controindicato nei casi di gastrite, reflusso gastro-esofageo ed emorroidi poiché ha effetto irritante sulla mucosa gastrica.

E’ consigliabile acquistare il pepe in grani e macinarlo al momento dell’uso in modo che non perda il suo aroma e oltre che per arricchire piatti a base di carne, il pepe può essere usato per preparare un ottimo condimento per le insalate: olio extravergine d’oliva, succo di limone, sale e pepe nero.

[1] Park U.-H., Jeong H.-S., Jo E.-Y., Park T., Yoon S.K., Kim E.-J., Jeong J.-C., Um S.-J. Piperine, a Component of Black Pepper, Inhibits Adipogenesis by Antagonizing PPARγ Activity in 3T3-L1 Cells. J. Agric. Food Chem. (2012) 60, 3853–3860.

Il caffè

Il caffè
Il caffè fa male? Qual è la quantità consentita durante la giornata?

Come tutti gli alimenti, il caffè non fa bene o male in assoluto e al suo consumo sono connessi rischi e benefici che dipendono in gran parte dalla caffeina in esso contenuta. La caffeina, o trimetilxantina, è un alcaloide naturale che ha molte proprietà: innanzitutto ha un effetto stimolante per il sistema nervoso centrale poiché favorisce il rilascio dei neurotrasmettitori dopamina e noradrenalina e inibisce l’attività dell’enzima fosfodiesterasi, causando un aumento del battito cardiaco e un maggior afflusso del sangue ai muscoli. In questo senso, quindi, entro certi limiti, aumenta le funzioni cognitive e ha un “effetto energetico”.
Inoltre il caffè ha effetto termogenico, ossia aiuta a bruciare calorie aumentando così la spesa energetica dell’organismo, favorisce la secrezione gastrica (per questo motivo infatti si è consolidata l’abitudine di berlo a fine pasto, in quanto facilita la digestione) e stimola la diuresi perché favorisce la vasodilatazione a livello renale.
La caffeina contenuta nel caffè agisce come broncodilatatore rilassando la muscolatura dei bronchi. Chi soffre di mal di testa sa che il caffè è in grado di lenirlo agendo da blando analgesico grazie al suo potere vasocostrittore. Infatti molti farmaci antidolorifici contengono caffeina.
A completare la lunga lista delle proprietà benefiche del caffè c’è il suo contenuto in sostanze fenoliche. Queste ultime sono antiossidanti che prevengono l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori poiché contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi.

Passiamo ora agli effetti negativi del caffè. Proprio in virtù del suo potere stimolante nei confronti del sistema nervoso centrale, il caffè può avere effetti inibitori sul sonno in alcuni soggetti e per questo molte persone non bevono caffè nelle ore più tarde della giornata.
La caffeina causa assuefazione se assunta in grosse quantità proprio perché ha azione diretta sulla secrezione di alcuni neurotrasmettitori. Se consumato in dosi eccessive aumenta la pressione cardiaca e causa aritmie ed è inoltre in grado di promuovere l’escrezione urinaria di calcio, un minerale prezioso per il nostro organismo.
Durante le gravidanza e l’allattamento è sconsigliato consumare elevate quantità di caffè poiché la caffeina in esso contenuta attraversa la placenta e passa anche nel latte materno causando insonnia e irritabilità nel neonato. E’ una questione ancora controversa se possa causare danni più gravi.

A questo punto è naturale chiedersi quale sia la dose “giusta” di caffè da consumare durante la giornata. Innanzitutto occorre distinguere tra il caffè espresso, che contiene meno caffeina e più sostanze fenoliche, ed il caffè americano, che al contrario, contiene più caffeina e meno sostanze fenoliche a causa della diversa modalità di preparazione. Si può affermare che in una persona sana 3 o 4 tazzine di caffè al giorno (che corrispondono a 240-300 mg di caffeina per il caffè espresso e per quello preparato tradizionalmente in casa) potrebbero apportare effetti benefici alla salute. Consumi più alti sono invece sconsigliabili.