Prendersi cura di sé

L’inizio di un nuovo anno è spesso un momento in cui riflettiamo sui nostri obiettivi e ci impegniamo a fare cambiamenti positivi. Ciò su cui vorrei lavorare quest’anno è avere maggior cura di me stessa e questo è un promemoria che penso possa essere utile per me e spero anche per voi.

Iniziare la giornata con la giusta mentalità può fare la differenza. Promettersi di dedicare del tempo ogni mattina per la meditazione o semplicemente per respirare profondamente può stabilire una base positiva per il resto della giornata. Questo può aiutare a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e favorire un atteggiamento più ottimista.

La cura del corpo è altrettanto importante. Esercizio fisico regolare, che sia una passeggiata quotidiana o un’attività sportiva preferita, può essere un modo fantastico per prendersi cura del proprio corpo. Semplicemente camminare all’aria aperta, anche per raggiungere il luogo di lavoro, oppure fare una passeggiata in pausa pranzo o la sera per portare fuori il cane, possono essere delle ottime idee.

Anche piccoli cambiamenti nell’alimentazione, come introdurre più frutta e verdura, mangiare cibi più sani e bere più acqua, possono fare la differenza nel sentirsi più energici e sani. Ripromettiamoci quindi di fare scelte più consapevoli riguardo la nostra dieta, limitare i cibi processati ma senza rinunciare a gratificarci a tavola, magari cercando di tanto in tanto di trovare il tempo per preparare per noi stessi e per i nostri cari una cenetta deliziosa ma salutare anche a casa propria. Chi pranza al lavoro può cercare di portare da casa qualcosa di semplice ma sano, inizialmente anche ogni tanto, ma facendo sì che pian piano diventi una routine.

Un altro aspetto della cura di sé spesso trascurato è il tempo trascorso con se stessi. Promettersi di dedicare del tempo per hobby, passioni o semplicemente per rilassarsi può avere un impatto significativo sulla felicità complessiva. Leggere un libro, dipingere, fare giardinaggio o semplicemente ascoltare musica sono modi meravigliosi per prendersi cura della propria salute mentale.

Il sonno è un pilastro fondamentale per la salute. Decidere di impegnarsi per un sonno migliore, stabilendo una routine prima di coricarsi o riducendo l’uso dei dispositivi elettronici prima di dormire, può portare a un riposo più ristoratore e a una maggiore vitalità durante il giorno.

Non bisogna dimenticare l’importanza delle relazioni sociali. Coltivare legami significativi, trascorrere del tempo con amici e familiari o persino fare nuove amicizie può avere un impatto profondo sul benessere emotivo e sulla felicità personale.

Infine, una delle chiavi per la cura di sé è imparare a essere indulgenti con se stessi. Accettarsi, con le proprie debolezze e imperfezioni, è fondamentale per sviluppare un sano rapporto con se stessi. Imparare a trattarsi con gentilezza e indulgenza, proprio come si farebbe con un amico, è un atto di amore verso di sé. Non essere riusciti a portare fino in fondo un impegno non deve diventare motivo per abbandonare ma deve spronarci a raggiungere comunque l’obiettivo, magari con un altro approccio o concedendoci più tempo.

In definitiva, prendersi cura di sé non è solo un obiettivo per l’anno nuovo, ma dovrebbe essere un impegno costante, da perseguire continuamente. I buoni propositi per la cura di sé possono essere il punto di partenza per abbracciare uno stile di vita più sano. Ricordare che ogni piccolo passo verso una migliore cura di sé è un investimento prezioso per il proprio benessere a lungo termine.

Dieta e festività

Dieta e festività

Le feste natalizie sono un momento speciale dell’anno in cui le persone si riuniscono per celebrare, condividere gioia e creare ricordi preziosi. Tuttavia, per molti, queste celebrazioni portano anche ansia e preoccupazione per la dieta. È importante ricordare che concentrarsi esclusivamente sulla dieta durante le festività potrebbe togliere il piacere e il significato profondo di questo periodo.

Il Natale è anche un momento per connettersi con gli altri attraverso il cibo. Le tradizioni culinarie che circondano questa festa sono spesso radicate nella storia familiare e culturale. Il cibo diventa un veicolo per la condivisione, l’amore e la connessione con le persone care. Concentrarsi esclusivamente sulla dieta potrebbe privarti di questa preziosa opportunità di legame emotivo e di condivisione.

Inoltre, le festività natalizie sono un periodo limitato nell’anno. Si tratta di un momento in cui è importante concedersi il permesso di godere dei piaceri culinari senza sensi di colpa. La restrizione e l’eccessiva preoccupazione per la dieta potrebbero causare stress e ansia, togliendo il piacere stesso delle celebrazioni.

Le feste, infatti, sono anche un momento per abbandonare le regole rigide e permettersi di godere di pietanze speciali e deliziose, che spesso fanno parte di tradizioni familiari simbolo di connessione e appartenenza.

Inoltre, la rigidità della dieta può portare a uno schema dannoso di restrizione e compensazione. Se ci si impone di non godere del cibo festivo, si potrebbe finire per provare un senso di colpa eccessivo se si dovesse cedere a qualche tentazione. Questo ciclo di restrizione e sensi di colpa può avere un impatto negativo sulla relazione con il cibo e con se stessi.

Infine, è essenziale mantenere un equilibrio durante le festività. Puoi fare scelte consapevoli senza sentirti in colpa. È possibile bilanciare i pasti con cibi più leggeri e salutari nei giorni circostanti le festività, mantenendo un approccio flessibile alla dieta che includa anche momenti di piacere. Se si segue un piano alimentare ipocalorico con costanza, gustare qualcosa di diverso durante le feste non inciderà sui risultati ottenuti. In conclusione, durante le festività natalizie, concentrarsi esclusivamente sulla dieta potrebbe privarti della gioia e dell’esperienza emotiva profonda che queste celebrazioni offrono. È importante concedersi la libertà di gustare i cibi tradizionali senza sensi di colpa e mantenere un equilibrio tra il piacere del cibo e una dieta sana nel complesso. Le festività sono un momento per nutrire non solo il corpo ma anche lo spirito, e il cibo fa parte integrante di questa esperienza.

Buon Natale!

Gastrite e colazione

La gastrite è un disturbo estremamente diffuso, che può avere diverse cause e diverse manifestazioni sintomatologiche. Si tratta dell’infiammazione, acuta o cronica, della mucosa gastrica, cioè del tessuto che ricopre le pareti interne dello stomaco. Le cause possono essere legate, oltre che a patologie, anche ad abitudini alimentari scorrette o ad abitudini comportamentali che possono favorirla o scatenarla, quali il fumo di sigaretta o lo stress psicofisico.

I principali sintomi della gastrite sono il bruciore allo stomaco, che può diventare un dolore molto forte ed insistente, la pesantezza a livello gastrico e anche addominale, la difficoltà a digerire, il reflusso gastro-esofageo, la nausea ed il vomito. A questi possono anche associarsi sintomi come la tachicardia e il mal di testa. Naturalmente, sia perché si tratta di una condizione infiammatoria, sia per la localizzazione dell’infiammazione stessa, l’alimentazione ha un ruolo fondamentale, non solo nella prevenzione, ma anche nella cura di questa condizione. Anche quando si è costretti a seguire una terapia farmacologica non si può prescindere da una dieta apposita.

La colazione, si sa, è un pasto fondamentale che non deve essere saltato ed è importante scegliere gli alimenti giusti, soprattutto se si ha la gastrite, in modo da iniziare la giornata nel modo giusto e prevenire eventuali disturbi che degli alimenti errati potrebbero scatenare, rovinando l’intera giornata.
In generale, chi soffre di gastrite dovrebbe bandire dalla propria dieta gli alcolici, evitare le fonti di grassi e di zuccheri semplici, le spezie piccanti e ridurre il consumo di caffè, tè e bevande nervine. Al contrario, bisognerebbe prediligere i cereali integrali, mangiare alimenti freschi, di stagione, evitando quelli conservati, consumare carni magre e pesce.
A colazione è consigliabile scegliere dei cereali integrali o del pane integrale come fonte primaria di carboidrati, frutta fresca, a eccezione degli agrumi, come fonte di vitamine e antiossidanti, yogurt magro o formaggi freschi magri come fonte proteica ed evitare invece il caffè e il tè, che potrebbero essere sostituiti da un infuso, da bere però a temperatura ambiente, perché anche i cibi troppo freddi o troppo caldi possono causare fastidi. Le fette biscottate integrali e il pane integrale tostato vanno benissimo, anche con aggiunta di marmellata, purché senza zuccheri aggiunti. Anche il latte vaccino può essere assunto e il latte ideale per la gastrite è quello parzialmente scremato e privo di lattosio, soprattutto se si hanno anche problemi intestinali e, se gradite, si possono anche consumare bevande vegetali a base di avena, soia, riso, mandorla, sempre facendo attenzione che si tratti di prodotti senza zuccheri aggiunti e di qualità.

Vi propongo 5 idee per una colazione dolce e 5 idee per una colazione salata adatte in caso di gastrite.

Colazione dolce:

  • Cereali integrali e yogurt magro con frutta fresca
  • Pane integrale con marmellata e latte di mandorla
  • Pancake integrali alla banana
  • Porridge d’avena con frutti di bosco
  • Toast con ricotta e pesche

Colazione salata:

  • Bruschetta con ricotta e petto di tacchino
  • Frittata di albumi con verdure
  • Cracker integrali con crema di avocado
  • Pancake con farina di ceci e formaggio caprino light
  • Muffin salati alle zucchine

Al seguente link trovate le ricette per esteso!

Menopausa: i sintomi e come contrastarli

La menopausa è un evento fisiologico che caratterizza la vita di una donna e rappresenta la fine dell’età fertile. Si tratta di una serie di cambiamenti che si verificano in tempi più o meno lunghi, alla base dei quali ci sono dei cambiamenti nell’assetto ormonale. In genere la menopausa può arrivare fra i 45 e i 55 anni.

La menopausa causa delle fisiologiche ed inevitabili trasformazioni nel corpo della donna, il calo ormonale può infatti determinare trasformazioni fisiche, quali l’aumento del peso corporeo a causa di un rallentamento del metabolismo, una maggior fragilità ossea e maggior tendenza alla perdita dei capelli, secchezza vaginale, problemi osteoarticolari, disidratazione della pelle.

Il cambiamento ormonale, che consiste nella riduzione degli estrogeni, determina cambiamenti che predispongono la donna in menopausa a patologie osteoarticolari dovute alla demineralizzazione ossea e spesso alla perdita di massa muscolare. Si verificano inoltre fenomeni vasomotori, che impattano sul sistema cardiocircolatorio, causando a volte ipertensione, insufficienza venosa, tachicardia e predisponendo la donna a patologie cardiovascolari dalle quali era parzialmente protetta in età fertile grazie agli ormoni prodotti dalle ovaie. Le modifiche ormonali si riflettono inoltre sul normale funzionamento del sistema nervoso determinando sbalzi d’umore e spesso ansia e depressione.

I sintomi tipici includono:

  • vampate di calore
  • sudorazioni notturne
  • tachicardia e palpitazioni
  • vertigini
  • aumento della pressione arteriosa
  • debolezza
  • secchezza vaginale e prurito
  • vaginiti
  • incontinenza urinaria
  • aumento del peso corporeo
  • ansia
  • sbalzi d’umore
  • perdita del desiderio sessuale
  • depressione
  • perdita di concentrazione
  • dolori muscolari
  • perdita di capelli

Per capire se si sta entrando in menopausa, un sintomo chiave è l’assenza o il diradamento dei cicli mestruali. Una visita con un ginecologo può confermare lo stato delle ovaie, e dosaggi ormonali e parametri ematici possono offrire ulteriori informazioni.

Non esiste un’età “giusta” per la menopausa, poiché può variare a seconda di fattori genetici, fisiologici e comportamentali. Tuttavia, le abitudini di vita, come il fumo o l’assenza di gravidanze, possono influenzare l’età in cui si verifica.

Ci sono diversi rimedi naturali che possono aiutare a combattere i sintomi della menopausa, ecco 11 suggerimenti:

  • Estratto di iperico
  • Soia
  • Achillea millefoglie
  • Rubus idaeus
  • Trifoglio rosso
  • Angelica sinensis
  • Salvia
  • Maca peruviana
  • Cimicifuga racemosa
  • Griffonia
  • Uva ursina

I betaglucani: cosa sono?

I betaglucani sono polisaccaridi presenti in alcuni alimenti vegetali che offrono importanti benefici per la salute. Questi composti, principalmente presenti in alimenti ricchi di fibre, non vengono digeriti dall’apparato digerente, ma hanno effetti benefici sul nostro organismo. I betaglucani sono in grado di modulare l’assorbimento di zuccheri e grassi nell’intestino, legandoli e impedendo il loro passaggio nel sangue. Inoltre, stimolano il sistema immunitario e forniscono nutrimento alla flora batterica intestinale. Questi polisaccaridi svolgono un ruolo importante nella regolazione della glicemia, nella riduzione del colesterolo e dei trigliceridi, e nella prevenzione di infiammazioni e malattie.

Ecco gli 8 principali benefici dei betaglucani:

  • riduzione del colesterolo e dei trigliceridi,
  • modulazione della glicemia,
  • effetto prebiotico,
  • salute intestinale,
  • effetti sul sistema nervoso,
  • stimolazione del sistema immunitario,
  • senso di sazietà,
  • prevenzione oncologica.

Si trovano principalmente in cereali come l’avena, l’orzo, la segale e il frumento, così come nelle alghe, nei lieviti e nei funghi. È possibile aumentare l’assunzione di betaglucani attraverso una dieta ricca di cereali integrali e crusca. In alternativa, esistono integratori di betaglucani disponibili in diverse forme ma è importante seguire le indicazioni sulla dose e consultare un medico o un nutrizionista prima dell’assunzione. Le controindicazioni sono limitate, ma è necessario fare attenzione agli eccipienti presenti negli integratori. Durante la gravidanza e l’allattamento, è consigliabile consultare un medico prima di assumere betaglucani, poiché l’elevato consumo di fibre potrebbe interferire con l’assorbimento di importanti micronutrienti.

Betaglucani, utili per il cuore e il sistema immunitario: cosa sono, proprietà e dove si trovano