L’importanza del sonno

L'importanza del sonno

Spesso non ci facciamo caso ma il sonno è fondamentale per il nostro benessere complessivo, dal momento che svolge un ruolo cruciale per la nostra salute fisica, mentale ed emotiva.

Fisiologicamente, il sonno è il momento in cui il nostro corpo si rigenera. Durante il sonno profondo, il sistema immunitario si rafforza, i tessuti si riparano e si rinnovano, mentre il cervello elabora e memorizza le informazioni acquisite durante il giorno. Inoltre, è durante il sonno che il corpo rilascia ormoni cruciali per la crescita e il controllo dell’appetito, aiutando a mantenere un peso sano e a regolare i processi metabolici.

Di conseguenza, quindi, la mancanza di sonno può avere impatti significativi sulla salute. A breve termine, può causare problemi di concentrazione, memoria e performance cognitive ridotte. A lungo termine, la privazione cronica del sonno è stata collegata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete, obesità e disturbi dell’umore, come l’ansia e la depressione.

Il sonno riveste un ruolo fondamentale nella gestione del peso corporeo perché durante le fasi di sonno profondo, il corpo rilascia importanti ormoni, come la leptina e la grelina, che regolano l’appetito e il senso di sazietà. La mancanza di sonno può alterare questo equilibrio ormonale, portando a un aumento dell’appetito, soprattutto verso cibi ricchi di zuccheri e grassi. Inoltre, il sonno insufficiente influisce negativamente sulla sensibilità all’insulina, favorendo l’accumulo di grasso corporeo. Un ciclo regolare di sonno è essenziale per mantenere il metabolismo efficiente e ottimizzare la capacità del corpo di bruciare calorie. La privazione cronica del sonno può portare a uno stato di stress metabolico, contribuendo all’accumulo di grasso addominale e aumentando il rischio di obesità.

Non è importante solo la quantità del sonno, ma anche la qualità. Anche se dormire le ore consigliate è cruciale, è altrettanto essenziale avere un sonno di qualità. Disturbi del sonno come l’insonnia, l’apnea ostruttiva o il sonno frammentato possono influenzare negativamente la qualità del riposo notturno, compromettendo i suoi benefici rigenerativi.

Come promuovere la qualità del sonno?
Sono importanti la routine e le abitudini prima di andare a dormire: ridurre l’uso degli schermi luminosi prima di andare a letto, creare un ambiente fresco e buio nella stanza da letto e adottare pratiche rilassanti come la meditazione o il rilassamento muscolare possono aiutare a prepararsi per un sonno rigenerante. È importante anche mantenere una routine di sonno costante, andando a letto e svegliandosi approssimativamente alla stessa ora ogni giorno, anche nei weekend. Questo aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano, il nostro orologio biologico interno, che regola i cicli sonno-veglia e contribuisce a una migliore qualità del sonno nel lungo termine. Spesso sacrifichiamo il sonno il sonno dando la precedenza ad altre attività, anche lavorative, ma dobbiamo considerare che avere un sonno adeguato non solo migliora le funzioni cognitive e fisiche, ma può anche avere un impatto positivo sul nostro umore e sulla nostra capacità di affrontare lo stress quotidiano, aiutandoci anche ad essere più produttivi nelle attività di ogni giorno.

Il diabete gestazionale

Il diabete gestazionale è una forma di diabete che può insorgere durante la gravidanza e si distingue per questo dal diabete di tipo 1, dovuto ad una disfunzione nella produzione di insulina, e dal diabete di tipo 2, dovuto ad una disfunzione nell’utilizzo di insulina. Il diabete gestazionale, così come le altre forme di diabete, è caratterizzato da elevati livelli di glucosio nel sangue, cioè da una condizione di iperglicemia, che può causare gravi conseguenze.

Il diabete gestazionale tende a scomparire spontaneamente dopo il parto ma può determinare una maggiore predisposizione al futuro sviluppo di diabete di tipo 2, per cui è una condizione cui porre particolare attenzione.

La diagnosi di diabete gestazionale si ha quando una donna in gravidanza ha un valore di glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl oppure maggiore o uguale a 200 mg/dl in qualsiasi momento della giornata.

Le cause scatenanti possono essere molteplici ed alcune donne sono più predisposte rispetto ad altre. In generale il diabete può comparire in gravidanza a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano, supportati da un aumento di peso. Generalmente la produzione di insulina viene regolata in modo da far fronte a tali cambiamenti, ma a volte non è sufficiente e dà luogo quindi ad una ridotta tolleranza al glucosio e di conseguenza al diabete gestazionale.

I fattori di rischio predisponenti sono: condizione di sovrappeso o obesità preesistenti rispetto all’inizio della gravidanza, familiarità per diabete, insulino-resistenza, precedenti gravidanze con diabete gestazionale, età superiore ai 35 anni, altri figli con peso alla nascita superiore ai 4,5 kg, sindrome dell’ovaio policistico, malattie del pancreas. I sintomi sono spesso poco evidenti tant’è che il diabete è spesso diagnosticato in seguito ad esami che si eseguono di routine durante la gravidanza.

Una volta avuta una diagnosi di diabete gestazionale è importante modificare lo stile di vita cercando di mangiare sano e di fare attività fisica e seguendo una dieta a basso indice glicemico. La futura mamma dovrebbe suddividere l’introito calorico giornaliero in 5 pasti e assicurarsi di assumere una buona quantità di fibre evitando allo stesso tempo fonti di zuccheri semplici e di grassi. Gli zuccheri semplici possono essere sostituiti da cereali integrali possibilmente in chicchi da consumare ogni giorno evitando invece le carni grasse e sostituendole con quelle magre e con il pesce e assicurandosi di mangiare tante verdure e legumi.

Sarà necessario monitorare la propria glicemia in momenti prestabiliti dalla giornata e se in seguito a questi accorgimenti non ci fossero miglioramenti nel metabolismo glucidico, il medico potrebbe consigliare una terapia farmacologica.

Diabete gestazionale: cos’è, cosa fare e come prevenirlo

Il valore delle visite di controllo

Quante volte alla vigilia del controllo dal nutrizionista avete pensato che fosse meglio saltare l’appuntamento?

Può accadere che dopo le feste o dopo un personale periodo di eccessi alimentari si pensi sia inutile andare a controllare i risultati conseguiti, perché si suppone che non ci siano stati miglioramenti.

Il nutrizionista non è un giudice, né un esaminatore, percio il controllo non è un esame da superare.  Il controllo non serve soltanto a valutare quanti chili o quanti centimetri si siano persi, ma è un momento indispensabile per il buon proseguimento del percorso nutrizionale. Si tratta, appunto, di un percorso, che il paziente e il nutrizionista fanno insieme e, si sa, nei cammini si può inciampare ma poi ci si deve rialzare, per ripartire con nuovo entusiasmo. La caduta ci aiuterà a capire tanto su come il nostro corpo reagisce nelle diverse situazioni. Durante il controllo si rivaluteranno gli obiettivi, si potrà rimodulare il percorso ed elaborare nuove strategie.

Pesarsi a casa propria è spesso deleterio perché non rivela come sia cambiata la composizione corporea: e se quell’aumento di peso fosse dovuto ad un aumento temporaneo dei liquidi corporei e non ad un aumento della massa grassa? Invece vedere quei chili in più sulla bilancia, rimandando l’appuntamento di controllo, vi ha messo di malumore e in più ha rallentato il vostro – il nostro – cammino. Rimandare il controllo predispone all’abbandono, al senso di colpa e alla perdita di autostima, rinunciando a un percorso che avrebbe sicuramente portato a risultati duraturi.

L’unico modo per perdere peso in modo efficace è la costanza, anche a piccolissimi passi ma senza arrendersi, gioendo anche del risultato che in quel momento sembra insignificante ma che invece fa parte di quei piccoli sforzi costanti che alla fine avranno fatto la differenza.

Permettete quindi al vostro nutrizionista di aiutarvi: non saltate le visite di controllo!

Le proprietà delle pere

Le pere sono dolcissimi frutti dalle mille proprietà. Se ne conoscono fino a 30 varietà diverse, ma tutte buonissime e salutari. Mangiarle tutti i giorni conferirà al nostro corpo molti benefici.

Le pere sono infatti ricche di acqua e fibre e per questo idratanti e poco caloriche, si prestano quindi benissimo a diete ipocaloriche ed anche a diete in caso di diabete, dal momento che le fibre ne mitigano l’indice glicemico pur contenendo molti zuccheri. Anche chi soffre di ipertensione può trarre benefici mangiando le pere poiché contengono potassio, antiossidanti e fibre che aiutano l’intero apparato cardiovascolare. Le fibre aiutano inoltre il nostro intestino a trovare la giusta regolarità e i composti antiossidanti, quali polifenoli e flavonoidi, proteggono le nostre cellule dall’invecchiamento e dai danni infiammatori. Gli sportivi possono utilizzarle dopo l’attività fisica per reintegrare liquidi e minerali persi ed anche per usufruire di energia pronta all’uso grazie agli zuccheri. I minerali contribuiscono a mantenere l’equilibrio idrosalino del nostro corpo favorendo la diuresi e l’eliminazione delle scorie. Le pere sono frutti ottimi durante la gravidanza, l’allattamento ed anche l’infanzia e l’età senile, poiché particolarmente digeribili. La vitamina C che le pere contengono è un supporto per il nostro sistema immunitario date le sue proprietà antiossidanti.

Non dimentichiamo poi che le pere hanno poche calorie (circa 35 kcal per 100g) pertanto si possono mangiare se si è a dieta ipocalorica, per un dolce e salutare spuntino.

Unica controindicazione delle pere è il loro effetto lassativo se mangiate in grosse quantità, pertanto in caso di sindrome del colon irritabile sarebbe meglio mangiarle con moderazione.

Pere: le proprietà di un dolce frutto ricco di fibre

I buoni propositi per il nuovo anno

Quante volte abbiamo pensato di stilare una lista dei “buoni propositi” per l’anno nuovo?

E’ questo il periodo in cui, spinti dal desiderio di novità e dalla voglia di spazzare via il vecchio per fare spazio al nuovo, siamo più propensi a considerare di introdurre delle nuove e salutari abitudini nella nostra vita.

Sicuramente tra i buoni propositi della maggior parte di noi c’è quello di perdere peso o, comunque, di migliorare il nostro modo di mangiare, soprattutto dopo le abbuffate delle feste. Ci sembrerà complicato ma, con obiettivi semplici e a breve termine, il nostro compito sarà più semplice. Un buon modo di farci del bene a tavola è mangiare, in sostituzione di prodotti preconfezionati, delle dosi extra di frutta e verdura che, grazie al loro contenuto di vitamine e antiossidanti, ci proteggono contro le malattie di stagione e allo stesso tempo ci saziano con pochissime calorie. Se poi riuscissimo anche a procurarci dei prodotti a “chilometro zero” e dedicare un po’ del nostro tempo alla preparazione di gustosi piatti, i benefici sarebbero raddoppiati!
Per gustare appieno i sapori dei cibi che mettiamo in tavola sarebbe perfetto usare metodi di cottura semplici, al vapore ad esempio, ed usare come condimenti olio extravergine d’oliva, erbette aromatiche e qualche goccia di succo di agrumi.

Nella “top ten” dei buoni propositi di tutti noi spicca senz’altro l’esercizio fisico, che ci spinge ad iscriverci in palestra per poi abbandonarla dopo poche lezioni per mancanza di tempo o semplicemente per pigrizia. Potremmo però semplicemente fare qualche passeggiata in più, infilarci la tuta e andare a fare un po’ di jogging, oppure rispolverare la cyclette riposta in un angolo della casa.

Ecco che dopo aver fatto un po’ di movimento ed aver preparato un gustoso pasto per la famiglia, possiamo concederci un meritato riposo. Un buon sonno ci aiuta, infatti, non solo a stare meglio e a ricaricare le energie ma anche a perdere peso, perché durante il riposo notturno vengono prodotti o soppressi in modo specifico quegli ormoni che regolano il senso della fame e della sazietà, per cui chi mangia male e dorme male è portato naturalmente all’aumento del peso corporeo.

Per iniziare bene l’anno nuovo basterà quindi seguire tre buoni propositi:

  • mangiare meglio
  • fare dell’attività fisica
  • dormire
Buon anno a tutti!