I buoni propositi per il nuovo anno

Quante volte abbiamo pensato di stilare una lista dei “buoni propositi” per l’anno nuovo?

E’ questo il periodo in cui, spinti dal desiderio di novità e dalla voglia di spazzare via il vecchio per fare spazio al nuovo, siamo più propensi a considerare di introdurre delle nuove e salutari abitudini nella nostra vita.

Sicuramente tra i buoni propositi della maggior parte di noi c’è quello di perdere peso o, comunque, di migliorare il nostro modo di mangiare, soprattutto dopo le abbuffate delle feste. Ci sembrerà complicato ma, con obiettivi semplici e a breve termine, il nostro compito sarà più semplice. Un buon modo di farci del bene a tavola è mangiare, in sostituzione di prodotti preconfezionati, delle dosi extra di frutta e verdura che, grazie al loro contenuto di vitamine e antiossidanti, ci proteggono contro le malattie di stagione e allo stesso tempo ci saziano con pochissime calorie. Se poi riuscissimo anche a procurarci dei prodotti a “chilometro zero” e dedicare un po’ del nostro tempo alla preparazione di gustosi piatti, i benefici sarebbero raddoppiati!
Per gustare appieno i sapori dei cibi che mettiamo in tavola sarebbe perfetto usare metodi di cottura semplici, al vapore ad esempio, ed usare come condimenti olio extravergine d’oliva, erbette aromatiche e qualche goccia di succo di agrumi.

Nella “top ten” dei buoni propositi di tutti noi spicca senz’altro l’esercizio fisico, che ci spinge ad iscriverci in palestra per poi abbandonarla dopo poche lezioni per mancanza di tempo o semplicemente per pigrizia. Potremmo però semplicemente fare qualche passeggiata in più, infilarci la tuta e andare a fare un po’ di jogging, oppure rispolverare la cyclette riposta in un angolo della casa.

Ecco che dopo aver fatto un po’ di movimento ed aver preparato un gustoso pasto per la famiglia, possiamo concederci un meritato riposo. Un buon sonno ci aiuta, infatti, non solo a stare meglio e a ricaricare le energie ma anche a perdere peso, perché durante il riposo notturno vengono prodotti o soppressi in modo specifico quegli ormoni che regolano il senso della fame e della sazietà, per cui chi mangia male e dorme male è portato naturalmente all’aumento del peso corporeo.

Per iniziare bene l’anno nuovo basterà quindi seguire tre buoni propositi:

  • mangiare meglio
  • fare dell’attività fisica
  • dormire
Buon anno a tutti!

L’obesità infantile

L'obesità infantile

L’incidenza dell’obesità infantile negli ultimi anni è in rapida ascesa, anche in Italia. Infatti, un’indagine promossa dal Ministero della Salute stima che il 10% dei bambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni sia obeso e che il 22% sia in sovrappeso [1].

Numerosi studi dimostrano che sovrappeso ed obesità durante l’infanzia e l’adolescenza sono altamente correlati con sovrappeso ed obesità in età adulta. I risultati di un noto studio di Aviva Must e dei suoi collaboratori [2] mostrano come il sovrappeso durante l’adolescenza sia correlato con un aumento dell’incidenza di patologie e della mortalità da adulti per malattie cardiovascolari ed altri disturbi cronici. Inoltre, anche i soggetti che perdono peso in età adulta a seguito di condizioni di obesità sviluppate durante l’adolescenza, rischiano gravi problemi di salute, suggerendo che è proprio durante l’adolescenza che l’obesità può attivare meccanismi associati a rischi in età adulta.

Più recentemente si sta anche rivelando il ruolo potenziale della crescita nel periodo intrauterino e durante il primo anno di vita come predittore di rischio cardiovascolare e obesità in età adulta [3].

Così come gli adulti, i bambini in moderato sovrappeso mostrano un aumento nei livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”), mentre bambini obesi mostrano anche aumenti nei livelli di trigliceridi ed, a volte, un aumento della pressione arteriosa oltre al diabete di tipo 2 [4, 5]. Altri problemi di salute associati con l’obesità e il sovrappeso nei bambini sono steatosi epatica ed epatiti, infezioni fungine della pelle, problemi osteoarticolari e, non per ultimi, problemi del comportamento che includono mancanza di autostima, depressione, ansietà, tendenza all’isolamento [6].

Spesso non è possibile individuare le vere cause dell’obesità infantile poiché solo raramente essa è dovuta ad alterazioni nei livelli ormonali. Più spesso, invece, è il risultato di una serie di ragioni quali una cattiva alimentazione, una scarsa attività fisica e sbagliate abitudini di vita. Senza dubbio, infatti, un ruolo chiave nell’obesità infantile è svolto dall’ambiente familiare, ossia dalle abitudini alimentari e dallo stile di vita che la famiglia propone al bambino. E’ fondamentale offrire al bambino un’alimentazione adeguata alla sua età sia in termini di quantità che di qualità degli alimenti, insegnargli a mangiare e ad apprezzare i cibi della nostra tradizione e coinvolgerlo nella preparazione dei pasti.
E’ necessario insegnare ai bambini e agli adolescenti a mangiare in modo sano e ad apprezzare i sapori semplici, ben diversi da quelli che l’industria e il marketing ci propongono quotidianamente. Basta dedicare ai nostri bambini un po’ del nostro tempo e non lasciarli a se stessi di fronte ad un frigorifero, spesso pieno di “calorie vuote”. A ciò si deve naturalmente associare l’attività fisica, nel rispetto dell’età e delle preferenze del bambino stesso, allo scopo di evitare la sedentarietà e l’isolamento. Osservare criticamente i nostri bambini è la chiave per intervenire in tempo evitando loro seri problemi.

[1] Istituto Superiore di Sanità, OKkio alla SALUTE: Sintesi dei risultati 2012.

[2] Must A., Jacques P.F., Dallal G.E., Bajema C.J., Dietz W.H. Long term morbidity and mortality of overweight adolescents: a follow-up of the Harvard Growth Study of 1922 to 1935. N. Engl. J. Med. (1992) 327, 1350-1355.

[3] Dietz W.H., Gortmaker S.L. .Preventing obesity in children and adolescents. Annu. Rev. Public Health. (2001) 22, 337–353.

[4] Pinhas-Hamiel O., Dolan L.M., Daniels S.R., Standiford D., Khoury P.R., Zeitler P. Increased incidence of non-insulin-dependent diabetes mellitus among adolescents. J. Pediatr. (1996) 128, 608–615.

[5] Couch S.C., Cross A.T., Kida K., Ross E., Plaza I., Shea S., Deckelbaum R. Rapid Westernization of children’s blood cholesterol in 3 countries: evidence for nutrient-gene interactions? Am. J. Clin. Nutr. (2000) 72(5 suppl), 1266S-1274S.

[6] Williams C.L. Can childhood obesity be prevented? Bendich A., Deckelbaum R.J. , eds. Primary and Secondary Preventive Nutrition. Totowa, NJ: Humana Press (2001) 185–204.